Uno spazio per la scrittura, e la lettura

secondorizzonte spazi della scrittura è un sito di saggi e articoli, poesia, ma soprattutto racconti e romanzi – alcuni dei quali scaricabili gratuitamente cliccando qui – e inoltre pensieri e giudizi venuti da letture e riletture, suggerimenti e citazioni sull’esperienza dello scrivere e altri temi che contano nella nostra vita e nel tempo in cui viviamo. Leggi di più

Un’entità viva e pure non umana

Evelina Santangelo, Il sentimento del mare, Einaudi 2023 (pp. 160, euro 17,50)

Un sentimento che non si lascia inquadrare nel genere (romanzo, saggio, raccolta di racconti, autobiografia) né ordinare secondo una precisa logica temporale, tantomeno circoscrivere entro un luogo determinato. La narrazione procede a ondate, è il caso di dire, e ogni racconto emerge dal precedente e fluisce nel successivo. Anche se un fulcro attorno al quale tutto il materiale narrativo ruota c’è: Lipari, l’arcipelago delle Eolie, al quale l’autrice torna – dopo traversie coniugali e sanitarie – per ritrovare l’“intimità” con il mare che era stata della bambina di un tempo.

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L’avventura di un uomo incerto

Roy Fuller, Dietro le quinte, Guanda 2025 (pp. 208, euro 19)

Si direbbe che in questo romanzo la trama – che pure c’è e incuriosisce il lettore, pur senza proporsi di coinvolgerlo più di tanto – abbia soprattutto la funzione di raccontare il tipo d’uomo che il protagonista, George Garner, rappresenta. Poco più di quarant’anni, massiccio e sgraziato, barbuto, è scrittore ma per vivere fa un lavoro di routine in una casa editrice, per cui accetta senza esitazioni la proposta di dirigere una nuova rivista letteraria.

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Il passato non è un fossile

Maylis de Kerangal, Giorno di risacca, Feltrinelli 2025 (pp. 192, euro 17)

“Giallo senza colpevole, detective senza incarico” si è letto a proposito di questo libro in una recensione recente (Gennaro Serio sul “manifesto – Alias” del 28 maggio) e infatti è anche questo, l’ultimo romanzo della scrittrice francese, anche se sembra piuttosto ascrivibile ai racconti che legano memoria e luoghi e trovano nell’evocazione la loro ragione di fondo. “Non potrei scrivere se non avessi prima un posto che la narrazione può abitare”, “per me la scrittura viene sempre in un secondo tempo, in differita”, spiegava l’autrice in un’intervista rilasciata un paio danni fa, quando era uscito il suo Fuga a est (in queste note il 28 maggio 2023).

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Luce d’Eramo / Scrivere, leggere

“Scrivere storie è un solitario stare assieme agli altri (liberatisi in personaggi) senza dar loro impiccio. Forse mi concentro a scrivere perché provo un sollievo straordinario dall’io ingombrante: quando si scrive, ci si annulla nei personaggi e si è liberi da se stessi; la più grande libertà è proprio da se stessi. (…) Siamo sopraffatti dall’io, lo portiamo ovunque, tutto è sempre riferito a noi stessi. Che sollievo invece seguire le proprie vicende personali come se accadessero a un altro: ho quasi imparato a guardare la mia realtà, le mie difficoltà, i miei nemici, con occhio narrativo. Forse proprio il bisogno di scomparire è lo scopo inconscio, il motivo di fondo, la molla dello scrivere. (…) Scrivo per scomparire, per accettare la morte. Come se fossi morta. (…) Infilarsi nella scrittura, se da un lato mi consuma, dall’altro mi alleggerisce la vita: mi guardo come rappresentazione”.

Il senso nella vita

Mark Rowlands, Filosofia del cane. Lezioni di felicità e saggezza dai nostri più fedeli compagni di vita, Einaudi 2025 (pp. 230, euro 18)

Il sottotitolo non giova: fa pensare a un manuale di self help da un lato e a discorsi triti e scontati dall’altro. E le prime pagine sembrano confermare la prima impressione: la solita prosa accattivante di molti autori anglosassoni, che nella leggerezza dell’eloquio rivelano la paura assillante di annoiare il lettore.
Occorre andare avanti per rendersi conto che l’acquisto del libro non è stato incauto. Restituisce infatti quel che ha promesso, sin dal titolo: sia la valenza soggettiva che quella oggettiva del genitivo, cioè. La filosofia di cui il cane è portatore ma anche i discorsi dei filosofi che hanno avuto per oggetto il cane, o l’animale in generale.

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Luoghi piante animali uomini / Luisella Battaglia

“Noi siamo misteriosamente simili agli animali e misteriosamente diversi. Riuscire a gettare anche solo uno sguardo alla loro vita enigmatica, coglierne l’intensità in un sia pur breve lampo, guardare con laico stupore al miracolo della natura significa accogliere con gratitudine il mistero e la grazia che gli animali apportano alla nostra vita”.

Una storia di ordinaria infelicità

Andrea Bajani, L’anniversario, Feltrinelli 2025 (pp. 128, euro 16)

La differenza non è fra chi ha saputo staccarsi dai propri genitori e chi invece gli resta legato per tutta la vita. La differenza è fra chi se li porta dietro senza saperlo, non riconoscendo che se li porta dentro, e chi ne è consapevole, e non ha dimenticato che sono la causa del nostro essere al mondo, la ragione originaria di quel che siamo. Il protagonista di questo romanzo è di quelli che sanno e non smettono, perciò, di interrogarsi sulla possibilità stessa di un distacco: “Si possono abbandonare i propri genitori? O meglio, ci si può sottrarre a loro, semplicemente togliendo il proprio corpo di mezzo con un gesto netto e definitivo?

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La speranza, nonostante tutto

Byung-Chul Han, Contro la società dell’angoscia. Speranza e rivoluzione, Einaudi 2025 (pp. 112, euro 13)

Innanzitutto la diagnosi. “Ci troviamo in una situazione in cui la crisi ha molteplici facce. Carichi di angoscia, volgiamo lo sguardo verso un futuro tetro. (…) Vivere si trasforma in sopravvivere”, e intanto “angoscia e risentimento spingono le persone tra le braccia delle destre populiste e alimentano l’odio. La solidarietà, l’amicizia e l’empatia subiscono un’erosione. L’espandersi dell’angoscia e il crescere del risentimento innescano una regressione della società nel suo insieme e, in ultima analisi, mettono in pericolo la democrazia”.

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