Guardando i tarocchi
(La falce)
Si dovrebbero raccogliere
i fiori più belli
interrare i semi
salvare i nidi e
avvisare le talpe,
che possano chiudere le tane,
prima che la rabbia ci
faccia imbracciare
la falce.
13 giugno 2011
Nubia
Infinita distesa di sabbia ocra,
Nubia,
deserto dalla pelle nera.
Muri di cinta, grigi,
a riparare dalla sabbia
hanno porte colorate
a celare regni
di donne velate
(2014)
Solo non sarai nessuno
Come balena spiaggiata
poter tornare
al mio mare.
Sognare, come il guerriero stanco
lo sguardo del cane Argo
che ti riconosca esistenza.
“Solo non sarai nessuno”*
(marzo 2016)
*Willliam Shakespeare
La paura
È stato a casa tua, in Africa,
regale nei tuoi indumenti colorati,
portavi un otre sul capo e
tuo figlio per mano.
Una bella foto, tu mi sorridevi.
Io buona, come lo sono i turisti,
democratici, ho condiviso con te il cibo.
Non ti ho riconosciuta oggi,
senza dignità,
avvolta in un telo dorato
lì fra centinaia di persone.
Occhi bassi, senza più tuo figlio
– è morto in mare con la maglietta rossa –
no, oggi non verrebbe una bella foto.
Cos’avevi capito?
non ti avevo invitata,
tu non sei una turista e qui
è più grande la distanza fra noi.
Su questa barca sei poco regale
e, come stella cadente,
senza splendore lentamente tu muori.
(2019)
a 25 anni dal genocidio Nel Ruanda, a 80 anni dalla notte dei cristalli,
a pochi giorni dalle minacce gridate a gran voce nei confronti
di una madre e di una bambina rom a Roma
Affama un popolo,
che non ha più memoria,
di paure e rancori
poi
dagli in pasto un nemico,
finché sarà sazio d’odio
non morirà
tardi
verrà la vergogna.
7 maggio 2019
Intense e toccanti, amica mia, aprono la mente e tengono ben sveglio il cuore.
Grazie per averle pubblicate!
quanto dice la parola poetica di “questa cosa arcana e stupenda”. sempre belle e profonde le tue poesie.