▸ dai giorni del coronavirus
Il tempo,
sfuggito alle ingannevoli trame
del progressivo divenire,
si è composto come un puzzle
niente contorni, zero forme
aboliti i frammenti
qui ora, la tua vita intera.
Il tempo, tutto il tempo
in un palpito del cuore
Risuonano mancanze
sottili corde vibrano alle voci
che vanno e vengono
alcune si allontanano,
senza l’eco di un addio,
nitide, squillanti
altre appena sussurrate.
Le mani muovono l’aria
indisponibile alla presa
il corpo avanza passi inconsueti
profondità segrete si aprono
nella realtà dei giorni.
Il dono è un vuoto
un cambio di prospettiva
che sovverte gli elementi.
Si fonde il prima nell’adesso
il dopo è uno sguardo spalancato
la fusione è un vortice
cadono le certezze
nuove domande si sollevano
fra il cielo e la terra.
28 Marzo 2020