“Le idee del romanziere non stanno nelle opinioni espresse dai suoi personaggi, o nelle loro introspezioni, ma nella situazione che ha inventato per loro, nella giustapposizione dei diversi personaggi (…). È nella loro densità, nella loro consistenza, nella loro esistenza vissuta, resa tangibile in tutti i diversi particolari, che le sue idee vengono metabolizzate. (…) le idee del romanzo si incarnano nel focus morale del romanzo. Lo strumento con cui il romanziere pensa è la scrupolosità del proprio stile”. (Philip Roth)