“Chi fa questo mestiere, / lavorare studiando, / a volte pensa che i libri lo arricchiscano. / Non è così: ci divorano vivi, / ci divorano e spolpano, / ci scavano e assottigliano. / Più vivo, più dimentico tutto quanto sapevo. / Non so più niente; anzi, / sono spazzato via da ciò che ho letto. / Mi riduco a una briciola, corroso / eroso da tutte quelle storie / che hanno soffiato anni e anni su di me. / I libri ti lavorano, come il vento la roccia. / Ogni libro che leggo, mi lima, mi cancella e smeriglia, aspro agente atmosferico. / Più leggo, più sparisco: / mi atrofizzo, / polverizzato dalle parole altrui”.