“Simone Weil afferma che “non scrive per farsi un ‘nome’ o per rincorrere l’‘Opera’, Esattamente al contrario, scrive per scomparire. L’opera più bella, sostiene, è quella in cui l’autore si esprime autoannullandosi”.
Diari
Con le parole degli altri: diari di lettura che, attraverso la riproposizione di passaggi tratti da opere narrative e saggistiche di autori diversi, suggeriscono riflessioni su temi nodali e questioni che ci interrogano. Leggi di più
Il tempo, la vita, gli altri / Elfriede Jelinek
“Due fattorie isolate, ammesso che ne esistano ancora, consentono pur sempre una forma di vicinato, mentre in città, porta a porta, è possibile rimanere perfettamente estranei. La vicinanza del vicinato non dipende da spazio e tempo (…). Se desideriamo la vicinanza dovremmo averla già dentro di noi.”
Scrivere, leggere / Umberto Galimberti
“Tutti nella nostra vita abbiamo bisogno di un testimone. Sia chi è vissuto nel più completo anonimato, sia chi non è stato privato di riconoscimenti, fedeltà, rispetto, sudditanza, e dedizione. (…) Se nessuno ti guarda, infatti, se nessuno ti riconosce nei recessi più segreti della tua vita, allora perché sei vissuto? E soprattutto dove reperire il senso della tua esistenza? Nasce da qui il bisogno di scrivere, non necessariamente perché qualcuno ti legga, ma per chiarire a te stesso la trama della tua esistenza, il cui ordito può essere colto solo se hai l’impressione di parlare con un altro che, silenzioso e muto, funge da testimone”.
Oggi, domani / Elena Basile
“Diviene un obbligo morale stigmatizzare i crimini israeliani in Palestina e la complicità occidentale. (…) vedere un bambino che con una gamba amputata trascina la sua esistenza in una tenda aiutandosi con un roller skate, giocattolo degli spensierati ragazzi occidentali, dovrebbe far rabbrividire di sdegno”.
Luoghi piante animali uomini / Luca Iosi
“Non mangio ciò che può guardarmi. Non mangiare cose che hanno occhi per vederci e riconoscerci”.
Il tempo, la vita, gli altri / Paolo Cognetti
“È successo che i miei occhi hanno mutato sguardo. Già un anno fa mi sono scoperto depresso. La malattia è riuscire a vedere solo il lato apparente della realtà. Per me un bosco è tornato solo un bosco. Un torrente solo un torrente, perfino un albero non mi ha detto più niente. Nel cuore è sceso il silenzio. La malattia è vedere solo il lato apparente della realtà”.
Scrivere, leggere / Nicholson Baker
“La domanda a cui cerca davvero di rispondere ogni romanzo è: vale la pena di vivere?”.
Luoghi piante animali uomini / Edoardo Albinati
“Lo sconcerto provocato dalla prossimità degli animali, dalla vicinanza a noi della loro irriscattata sofferenza e della loro immemore felicità (…)”.
Oggi, domani / Elena Dal Pra
“Il quotidiano tende sempre più a un efficientamento indistinto di giorno/notte e stagioni, in cui l’attesa naturale (di un’informazione, di una lettera, di una conversazione) è scomparsa, e in cui ogni minuto è così saturo di apparenti urgenze e stimoli da non permetterci di alzare uno sguardo libero sul futuro ma anche sul passato”.
Il tempo, la vita, gli altri / Marlen Haushofer
“Non preoccuparti.
Anche se tu fossi oberato di un’anima, essa non desidera altro che un sonno profondo e senza sogni. Sangue carne, ossa e pelle, tutto sarà un mucchietto di cenere e anche il cervello finalmente smetterà di pensare. Per ciò sia ringraziato Dio, che non esiste.
Non preoccuparti, tutto sarà stato vano, come e per tutti prima di te. Una storia del tutto normale”.
Scrivere, leggere / Marguerite Duras
“La scrittura è l’ignoto. Prima di scrivere non si sa niente di ciò che si sta per scrivere”.
Il tempo, la vita, gli altri / Edgar Lee Masters
“Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del suo vano desiderio”.
Oggi, domani / Gilles Deleuze
“Non ci manca certo la comunicazione, anzi ne abbiamo troppa; ci manca la creazione. Ci manca la resistenza al presente. Siamo pervasi di parole inutili, di una quantità folle di parole e di immagini. La stupidità non è mai muta né cieca. Il problema non è più quello di fare in modo che la gente si esprima, ma di procurare loro degli interstizi di solitudine e di silenzio a partire dai quali avranno finalmente qualcosa da dire. Le forze della repressione non impediscono alla gente di esprimersi, al contrario la costringono ad esprimersi. Dolcezza di non aver nulla da dire, diritto di non aver nulla da dire: è questa la condizione perché si formi qualcosa di raro o di rarefatto che meriti, per poco che sia, d’esser detto”.
Luoghi piante animali uomini / Yuval Noah Harari
“Sulla terra ci sono quarantamila leoni e un miliardo di maiali domestici, cinquecentomila elefanti e 1,5 miliardi di bovini domestici, 50 milioni di pinguini e 20 miliardi di polli”.
Il tempo, la vita, gli altri / Julian Barnes
“Una cosa la voglio dire: riguarda la famosa citazione su tutte le famiglie che sarebbero felici allo stesso modo, e tutte le infelici, diverse tra loro. Ho sempre pensato che Tolstoj si sbagliasse, che fosse vero l’inverso. La gran parte delle famiglie infelici che ho visto erano infelici secondo una prassi ripetitiva; laddove quelle felici, lungi dall’adeguarsi a chissà quale norma accomodante, sono spesso il risultato di sforzi attivi e di specifiche qualità individuali. Ma esiste comunque anche una terza categoria: le famiglie che fingono di essere felici, o che fingono di ricordare di esserlo state un tempo (…). Mentre non credo esistano famiglie felici che provano a fingersi infelici”.
Scrivere, leggere / Carlo Emilio Gadda
“Nella mia vita di ‘umiliato e offeso’ la narrazione mi è apparsa, talvolta, lo strumento che mi avrebbe consentito di ristabilire la ‘mia’ verità, il ‘mio’ modo di vedere, cioè: lo strumento della rivendicazione contro gli oltraggi del destino e de’ suoi umani proietti: lo strumento, in assoluto, del riscatto e della vendetta”.
Luoghi piante animali uomini / Paolo di Paolo
“Non graziati dal letargo, gli umani guardano alla furia degli elementi come a uno spirito che li sovrasta e li offende, mescolano i fatti con gli incubi a occhi aperti”.
Oggi, domani / Tony Judt
“La verità spiacevole, nella maggior parte dei luoghi, è di solito che ti stanno mentendo. E il ruolo dell’intellettuale è tirar fuori la verità. Tirar fuori la verità, e poi spiegare perché è proprio la verità”.
Il tempo, la vita, gli altri / Marianne Moore
“La cura per la solitudine è stare soli”.
Scrivere, leggere / Nicola Gardini
“L’io [che scrive] è un me che è ‘fatto di molti altri me’, come l’io in carne e ossa è fatto di milioni di generazioni: e vuole riassumerli tutti. È l’ultimo di una discendenza, E, comunque, come ha stabilito il giovanissimo Rimbaud, è sempre un altro, un ‘io migliore’, nella scrittura non trasferendosi semplicemente un soggetto storico, ma affiorandone uno del tutto nuovo: un’immagine che potrà anche essere nostra, ma che ci sorprende”.
Luoghi piante animali uomini / Yuval Noah Harari
“Le tecniche adottate negli allevamenti industriali sono responsabili di più dolore e infelicità di tutte le guerre della storia messe insieme”.