“La ricerca di una vita avvincente deve obbedire a due principi contraddittori. Cercare di essere pienamente soddisfatti del nostro destino, ma rimanere attenti ai suoni del mondo, alla piccola musica delle cose non familiari”.
Diari
Con le parole degli altri: diari di lettura che, attraverso la riproposizione di passaggi tratti da opere narrative e saggistiche di autori diversi, suggeriscono riflessioni su temi nodali e questioni che ci interrogano. Leggi di più
Scrivere, leggere / Carl Gustav Jung
“La sua spregiudicatezza [del sogno] e la sua sincerità sono tali da far arrossire la nostra mendacità autobiografica”.
Il tempo, la vita, gli altri / Ernst Bloch
“Com’è facile non aver voglia di fare più niente. (…) Com’è difficile non fare veramente niente”.
Luoghi piante animali uomini / Stefano Mancuso
“Che esista una cosa chiamata riscaldamento globale, la cui azione produce catastrofi, dopo quasi un secolo di ricerche da parte della scienza, dovrebbe essere ormai una nozione comune; è qualcosa di talmente noto che continuare a parlarne è ormai diventato addirittura dannoso. Controproducente. Chi soltanto prova a citare cosa dicono a proposito di riscaldamento globale gli studi dei migliori centri di ricerca mondiali, è o una Cassandra (per chi ha fatto studi classici) o un semplice menagramo il cui solo risultato è, appunto, portare iella e generare ecoansia. (…) Il riscaldamento globale è il più grave problema che l’umanità abbia mai avuto nel corso della sua storia”.
Oggi, domani / Max Horkheimer – Theodor W. Adorno
“Lo svago promuove la rassegnazione, che vuole dimenticarsi in esso”.
Il tempo, la vita, gli altri / Henri Bergson
“Man mano che avanziamo nella vita rinunciamo a numerose personalità possibili”.
Scrivere, leggere / Daniele Benati
“Non c’è nulla al mondo che di per sé valga o non valga la pena di essere fotografato o dipinto o raccontato o descritto o messo in musica. Tutto dipende da te, da quello che sai vedere o ascoltare e da come risponde il tuo cuore quando vedi o ascolti. Ma non c’è nulla da buttar via (…) se uno è un artista vero (…) va a tirar fuori la qualità che le cose hanno anche quando sembra che di qualità non ne abbiano neanche una. E qui non c’è insegnamento che tenga, non c’è moda o tendenza, è solo un gesto che fai perché la tua vita ti ha portato a farlo, oppure perché è solo così che può manifestarsi il tuo talento che al contrario di quello che pensano in molti non è un dono che si riceve gratis”.
Luoghi piante animali uomini / Mauro Covacich
“Negli ultimi tempi gli umani, soprattutto gli abitanti dei continenti agiati, soffrono la vita in comunità, a meno che non sia digitale. Sono quasi tutti ottime persone, nelle quali cinofilia e gattofilia sono venute a compensare valori sempre più alti di misantropia. (…) Questa nuova società atomizzata, tutta homevideo, delivery e smartworking, resta comunque fatta di umani bisognosi di calore. La presenza massiccia di animali intorno a noi ha un effetto ansiolitico, riduce il panico per la fine del mondo. Visto che, a quanto pare, la fine del mondo sarà responsabilità degli umani (…) circondarsi di animali è anche un trucco che abbiamo escogitato per diminuire, almeno di primo acchito, la presenza umana nel paesaggio percepito, un’illusione ottica che aggiunge una sfumatura green attenuando un po’ il nostro senso di colpa”.
Oggi, domani / Christopher Bollas
“[I valori psichici attuali] non si basano tanto sull’esperienza diretta, quanto piuttosto sulle percezioni indirette prodotte dalla rivoluzione dell’informazione. I Sé contemporanei vivono a una certa distanza dal coinvolgimento nella vita reale: si ritirano dall’ansia suscitata da tutto ciò che non è mediato per cercare rifugio nella tecnologia, che promette un ambiente affidabile, confortevole, indolore”.
Il tempo, la vita, gli altri / Kader Abdolah
“Quando invecchiano le volpi selvatiche diventano affettuose e mansuete. E chiedono perdono ai galli e alle galline per i misfatti che hanno commesso”.
Scrivere, leggere / Andrea Bajani
“Ho sempre pensato, nell’atto di scriverlo, che ogni mio libro sarebbe stato l’ultimo. Lo pensavo lungo tutto il percorso e, se possibile, con ancora più lancinante lucidità quando l’ho finito. Dopo questo libro, basta. Non scrivo più. Questa frase, che ogni volta ho pronunciato solennemente a me stesso, mi ha sempre dato sollievo e messo col piede sulla soglia di un’inquietudine estrema”.
Luoghi piante animali uomini / Pierre Bourrigault
“Furiu è invisibile. O meglio, sottrae materia agli oggetti. Così anziché essere seduto sul divano – troppo facile constatarlo – potremmo accettare l’idea che ritagli la sua superficie. Quindi dove c’è lui non c’è il divano. Ma, in effetti, Furiu ha il dono di non esserci. O dona il non essere alle cose. Comunemente si sente dire che il cane dà pienezza e senso alle nostre vite. Ma se capovolgessimo la questione? Se il cane conferisse vuotezza e nonsenso alle nostre esistenze? In fondo un cane, col suo star lì a guardarci mentre noi corriamo nella vita, col suo sistematico non fare, è un atto d’accusa verso qualunque fine e qualunque impegno. Il cane, seduto sul divano, è il maestro dei distacchi”.
Oggi, domani / Caterina Bonvicini
“L’epica classica è piena di marinai, eroi e naviganti. L’epica odierna è l’opposto: è piena di eroi e naviganti loro malgrado, nessuno dei quali è marinaio”.
Il tempo, la vita, gli altri / Anonimo (terzo millennio a.C.)
“Perché, Gilgamesch, sempre insegui il dolore? Ti sei affannato. E che cosa hai ottenuto? L’uomo si spezza come canna in un canneto. Il giovane avvenente, la bella fanciulla, la Morte li ghermisce! Mai nessuno vede la morte! Gli dei sia la Morte sia la Vita han decretato, ma il giorno della Morte non rivelano… All’improvviso non c’è più nulla”.
Scrivere, leggere / Paul Auster
“Ero arrivato a un punto tale di consapevolezza da essere in qualche modo convinto che ogni romanzo andasse tutto quanto risolto in anticipo, che ogni sillaba dovesse spandere un’eco filosofica o letteraria, che un romanzo fosse una grande macchina di pensieri ed emozioni analizzabili fino ai fonemi di ogni singola frase. Un’esagerazione. Non mi ero reso conto che l’inconscio ha un ruolo molto ampio nella creazione di una storia. Non avevo ancora afferrato l’importanza della spontaneità e dell’ispirazione improvvisa. Ci ho messo molto a imparare che la mancanza di comprensione rispetto a quello che stiamo facendo può essere utile quanto sapere cosa stiamo combinando”.
Scrivere, leggere / Ahmet Altan
“La parola scritta è più importante dello scrittore. Le tue parole scritte ti proteggono. Non importa se sei l’uomo peggiore del mondo, l’importante è che i tuoi scritti siano buoni. Conosciamo molti autori in letteratura che sono brutti tipi, però sono grandi autori”.
Luoghi piante animali uomini / Julian Barnes
“Le autorità medievali portavano gli animali in tribunale e ne valutavano seriamente i crimini; noi li mettiamo in campi di concentramento, li riempiamo di ormoni e li facciamo a pezzi in modo da ricordarci il meno possibile che una volta pigolavano o belavano o muggivano. Quale dei due modi è il più serio? Qual è il più avanzato da un punto di vista morale?”.
Oggi, domani / Piergiorgio Bellocchio
“Lotta di classe. La lotta più dura e spietata si combatte non tra le classi antagoniste, ma dentro le classi, tra gli eguali, nella scalata sociale. Promozione o regressione, la posta in gioco”.
Il tempo, la vita, gli altri / Fernando Aramburu
“Ho accettato il fatto che è un impegno vano cercare di vivere nei pensieri e nei ricordi altrui. Noi che non abbiamo fatto cose rilevanti nella vita, ci dissiperemo via via che si spegneranno le poche menti in grado di evocarci. Dopo morti saremo un nome su una lapide che un giorno forse non lontano non significherà nulla per nessuno, che scomparirà anch’essa per far posto nel cimitero ad altri defunti. È ben vero che la Storia preserva alcuni nomi che magari di danno l’illusione che qualcosa di umano possa perdurare. Sciocchezze. Metto in dubbio che qualcuno conservi una briciola di vita autentica per il fatto di essere studiato, di dare un nome a una strada o di meritare una statua nel parco”.
Scrivere, leggere / Niccolò Ammaniti
“Se non parti da una dimensione d’insofferenza e infelicità, parlo dei personaggi, è molto difficile che una storia riesca a ingranare. Quanto a me, la vita non me la so godere. Sto bene se lavoro a una storia; se no, no. [La vita vera non è] scrivere, ma raccontare storie”.
Luoghi piante animali uomini / Enzo Bianchi
“Non dobbiamo dimenticare che l’ascolto degli altri è inerente all’ascolto del mondo e che dobbiamo imparare a decifrare anche le voci, il grido della terra, delle piante, degli animali. Chi non sa percepire la terra che geme e non sa ascoltare la voce delle piante avrà un ascolto monco anche delle persone”.