Alberto Rollo, Billy il Cane, Ponte alle Grazie 2024 (pp. 192, euro 16,90)
“Che cosa si prova a essere un pipistrello?”. Una domanda paradossale. A porla non è stato un etologo, ma un filosofo, Thomas Nagel, cui premeva di far presente l’inadeguatezza della nostra mente umana a immaginare l’esperienza di un animale tanto diverso. Si direbbe non la pensasse diversamente un altro pensatore, Ludwig Wittgenstein, certo del fatto che “se un leone potesse parlare, noi non potremmo capirlo”, perché lui vive il suo mondo, un mondo di cui noi uomini non sappiamo nulla, o quasi.
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