Claire Keegan, Un’estate, Einaudi 2023 (pp. 80, euro 12)
La riconosciamo subito, da quel suo dire senza dire, o senza dire tutto: come in Piccole cose da nulla (in queste note all’inizio dello scorso febbraio), la scrittrice irlandese ci racconta di una bambina, della sua famiglia numerosa, della madre in attesa di un altro figlio, del padre che giocando a carte “ha perso la nostra Shorthorn rossa” (e non si tratta di un’automobile: era una vitella, risorsa non trascurabile nel misero bilancio familiare). L’estate che dà il titolo a questo romanzo breve da cui l’anno scorso è stato tratto il film The quiet girl – è quella che la protagonista passa presso un’altra famiglia, i Kinsella: una coppia che ha perso l’unico figlio – annegato in una vasca di liquame: è una campagna per niente idilliaca quella in cui si svolge la storia – e che accoglie con un affetto e una sensibilità per lei inusuali la piccola ospite.
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